Confronti 2019-20 Spazio Tesla La visione olistica di Nikola Tesla

Pubblicato il 16/03/2020
|

Sabato 15 febbraio, a Formia, nella sala Ribaud del Comune, si è svolto il quinto degli incontri previsti per la settima stagione di attività dell’Associazione Confronti.
Ospiti della serata sono stati gli amici dello Spazio Tesla, nelle persone di: Alberto Negri (presidente), Giuseppe Ticchi, Laura Groppi e Massimo Vetrugno.
L’incontro è stato tra quelli più seguiti in assoluto tra quelli organizzati da Confronti, circa 200 persone, e sicuramente ha “battuto” il record di durata, poiché è terminato oltre le 20 e 30. Già questi dati ci informano dell’estremo interesse che ha suscitato l’incontro con uno dei personaggi più affascinanti e controversi del panorama scientifico mondiale, a cavallo tra XIX e XX secolo: Nikola Tesla.
Serbo di nascita, dimostrò di possedere doti fuori dal comune sin dalla prima infanzia, quando iniziò a manifestare molto precocemente la sua grande curiosità per la scienza. Era un uomo che “funzionava” in un modo più ampio rispetto agli altri esseri umani. Le sue ricerche, invenzioni, comprensioni, intuizioni e ideazioni sono quelle di un uomo venuto dal futuro o se si vuole, di un essere umano straordinario, dove erano già attive tutte una serie di facoltà che nell’uomo ordinario sono occultate, seppur latenti.
Si comprende facilmente quanto potesse “disturbare” la comunità scientifica mondiale un personaggio che viaggiava ad un’altra velocità e su altre strade. L’ostracismo, la marginalizzazione, il boicottaggio di cui fu oggetto ricordano alle mente la definizione di “Peste Emozionale” del grande Wilhelm Reich, dove è ben descritta la situazione di colui che osa mettere in discussione i paradigmi esistenziali correnti. Bene, di tutto ciò e molto altro ci ha narrato l’ing. Ticchi, persona amabilissima, disarmante nella sua trasparenza e schiettezza. Vero pellegrino, interiore ed esteriore, del grande mistero della vita. Rifacendoci al concetto del Tao, potremmo definirlo lo Yin della serata, mentre il compito di rappresentare lo Yang ci è stato offerto dal prof. Massimo Vetrugno, il grande Max, che ha letteralmente affascinato e conquistato tutti i presenti con i suoi esperimenti e le sue chiarissime spiegazioni.
Ci ha fatto vedere meraviglie e ci ha prospettato soluzioni alternative, tutte estremamente concrete, al nostro vivere quotidiano. Risposte altre, sotto gli occhi di tutti, ma che per essere viste e accettate richiedono una maturazione della coscienza, lì dove, effettivamente scienza e spirito si svelano come i differenti volti di una stessa medaglia.
Dicevamo di Yin e Yang, di Ticchi e Vetrugno, ma cosa dire della costante ricerca di equilibrio di queste due polarità all’interno del “Cerchio” del Tao?
Alberto Negri e Laura Groppi sono la risposta: presentando gli scopi e le finalità della loro associazione, rendendo fruibili agli ascoltatori i passaggi più complessi degli interventi, rispondendo con grande cortesia alle tante curiosità e domande che sono sorte nel pubblico, essi hanno davvero rappresentato l’indispensabile raccordo degli interventi di Ticchi e Vetrugno.
Grazie amici per averci fatto gustare le meraviglie a cui l’uomo è destinato.